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Marco Manini
P. iva: 03453220968
Claudio Vigoni
P.iva : 03451430965

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

…quando le parole precedono le immagini la percezione diretta risulta molto difficile…per vedere abbiamo bisogno di tempo di contemplazione, tempo per muoverci tra sensazioni che tendono a sfumare …la contemplazione di certe opere moderne ci sorprende non per cià che ci porta a dire, ma per le sensazioni di silenzio obbligato che ci provoca” (Eulalia Bosh)
 

 

Quali coordinate darci, e dare ai ragazzi, per cercare di entrare, capire e interpretare l’opera contemporanea al di là della critica o delle conoscenze iconologiche?
Quali parametri sono utili per avvicinare alcune opere o artisti, per indirizzare il nostro sguardo in un lavoro di interpretazione progressiva, individuale?

Questo progetto nasce come una delle proposte per la sezione didattica del  Museo d'arte contemporanea di Lissone.
Un progetto fatto di percorsi, giochi e laboratori che hanno le stesse caratteristiche di metodo e finalità del progetto "Breragioca" che  il gruppo Clac realizza dal 1996 sui capolavori della Pinacoteca di Brera con centinaia di scuole dell'obbligo e oltre 5000 bambini e ragazzi ogni anno. "Breragioca" è nato nel 1995 con il patrocinio della Soprintendenza di Brera; ha fatto parte dei "laboratori del loggiato" avviati nel 1977 da Bruno Munari e proseguiti negli anni '80 da Renate Eco.

La nostra metodologia è basata sul "fare per capire" ; i percorsi prevedono l'utilizzo di giochi originali ed inediti attraverso i quali i ragazzi entrano nel mondo delle opere d'arte in maniera divertente, suggestiva, cogliendone anche aspetti e concetti complessi. Accanto alle strutture ludiche utilizziamo una comunicazione di tipo narrativo, non logico storico critica, che maggiormente coinvolge l'insieme della personalità dei ragazzi anche nelle sfere emozionali: d'altra parte siamo convinti che un'opera d'arte è prima di tutto una cosa bella che fa piacere guardare o usare, un' emozione in grado di parlare alla vita interiore o affettiva di qualsiasi spettatore attento, anche bambino.

 

 

 

Contenuti

Parlare all’infanzia d’arte significa agire su concetti teoricamente complessi con semplicità e soprattutto con grande leggerezza ;  il discorso sull’arte moderna e contemporanea a maggior ragione deve essere chiaro sintetico comprensibile ed al tempo stesso efficace e leggero. Si tratta infatti di fare entrare i ragazzi nello spirito, nelle emozioni, nelle curiosità, nella materia, nel gesto, nella poetica di un' opera, offrendo loro l'occasione per capire da dove viene : quali processi,  sguardi, esperienze, riflessioni la compongono, l'hanno preceduta e in qualche modo ne spiegano l'esistenza. Se nella pittura classica la presenza della figura, dei generi, del racconto, dell'espressione dei sentimenti sui volti, rende più colloquiale e comprensibile l'approccio all'arte, (anche su tematiche complesse come la luce o i contrasti di colore) nell'approccio a quelle opere d'arte contemporanea in cui la figura è assente, vengono a mancare possibilità importanti di comunicazione/comprensione con i ragazzi. E' necessario allora proporre giochi che percorrano anche i processi attraverso i quali un artista o un movimento è arrivato ad esprimersi. Volendo fare un esempio: di fronte a quadri di Pollock o Vedova i nostri primi pensieri e progetti tendono alla ricerca di quali possibilità ludiche, quali 'macchine' percettive e manipolative si possano inventare perchè i bambini scoprano il come e il perché (quali emozioni, gesti, sguardi, rapporto con la realtà) di quei quadri. O ancora: se vogliamo avvicinare i ragazzi ai paesaggi astratti di W. Crozier ci pare importante proporre un percorso attraverso il quale scoprire le varie raffigurazioni del paesaggio dai vedutisti settecenteschi, agli impressionisti, ai macchiaioli, cubisti, fino alle  trasformazioni in astratto di Kandiskij, Klee ecc.

I contenuti - per la scuola primaria (consigliato dalla terza classe in poi)  e per la scuola secondaria - in sintesi saranno:

approccio all'astratto
approccio alla matericità
approccio al colore
il gesto, il segno e il movimento
realizzazioni  di video-arte

Tre o quattro incontri di due ore dove non si sperimentano tecniche pittoriche definite da stili e correnti, ma si esplorano attivamente gli strumenti, i materiali, i procedimenti, le modalità per arrivare alla definizione di un’opera pittorica. E allora di volta in volta l’esplorazione privilegerà un approccio puramente visivo piuttosto che materico, spaziale o concettuale. 
Di fatto, si tratta di manipolare ed intervenire sui materiali  tramite percorsi di comprensione attiva dove le affinità, sia visive sia procedurali, sono con l’arte moderna e contemporanea.

Per questo ci avvarremo non solo dei materiali classici dei laboratori di manipolazione ma anche degli strumenti audio-visivi – telecamere e monitor – con cui i ragazzi hanno sempre più familiarità quotidiana e che ci permettono di esplorare i materiali manipolati, disegnati , ritagliati attraverso la rielaborazione creativa della video-arte
Quando si parla di manipolazione si mette però in gioco l’attività in-progress dei ragazzi, e, di conseguenza diventa pratica comune il procedere per tagli, deviazioni e variazioni improvvise nel percorso determinato a priori ; l’idea quindi di un percorso di tre incontri che prevede l’esaurimento di un’esperienza divisa in due ore non è una gabbia ma una griglia di lavoro, così come non consideriamo come compimento dell’esperienza il prodotto realizzato ma il processo messo in atto per arrivare ad esso.

 
 

 

 

 

struttura organizzativa

Il numero di incontri può variare a seconda delle esigenze della scuola che richiede l’intervento; in genere  prevede un modulo di   tre  o quattro incontri:

A) Percorso completo  - si articola in 4 incontri per gruppo-classe (8 ore)
I primi tre incontri di due ore sono laboratori nella Scuola
Il quarto incontro è un atelier-laboratorio a scuola dove il tema affrontato viene rielaborato in modo creativo
; un laboratorio di realizzazione o sperimentazione artistica.
B) Percorso tre incontri - si articola in 3 incontri per gruppo-classe (6 ore)
I primi due incontri di due ore sono laboratori nella Scuola
Il terzo incontro è un atelier-laboratorio a scuola dove il tema affrontato viene rielaborato in modo creativo
; un laboratorio di realizzazione o sperimentazione artistica.

 

 

Primi due o tre Incontri - laboratori a scuola: hanno la funzione di esplorare i temi  e i contenuti attraverso giochi di vario genere, mirati su opere d'arte importanti per arricchire, spiegare o completarne i contenuti. I giochi sono di manipolazione, composizione o scomposizione, visivi, corporei, linguistici organizzati per lo più per piccoli gruppi - ci avvarremo non solo dei materiali classici dei laboratori di manipolazione ma anche degli strumenti audio-visivi – telecamere e monitor

Ultimo incontro - Laboratori di realizzazione o sperimentazione artistica: sono un momento di operatività centrato sulla produzione di qualche cosa e quindi su un' esplorazione artistica concreta, adeguata all'età del gruppo, attraverso la quale i ragazzi mettono in opera parte delle suggestioni, scoperte nei precedenti incontri. Iniziative come fare un breve video, un lavoro di dripping, la realizzazione di un paesaggio solo con i colori, un'installazione, un modello….­

 

 

Note: E’ richiesto - per l’attività a scuola - un ambiente mediamente spazioso con possibilità di oscuramento e, quando possibile, l’utilizzo di un televisore.

 

Ideazione e produzione di CLAC - Brunella Bonfanti, Marco Manini e Claudio Vigoni